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sabato 27 giugno 2015

La Congregazione italiana a Praga e l'Istituto di Cultura

Quanti di voi, girellando per il caratteristico quartiere di Malá Strana a Praga (meglio conosciuto in italiano come "Quartiere Piccolo") ha notato, magari per caso, la sede dell'Istituto Italiano di Cultura? Probabilmente pochi, perché in effetti non è facile notare l'iscrizione accanto alla porta di un edificio esternamente piuttosto anonimo, passando di fretta da quelle parti per raggiungere il ben più famoso castello che si trova proprio lì vicino.

Eppure l'Istituto esiste, e la storia del palazzo che lo ospita è più interessante di quanto si potrebbe immaginare, visto che ha inizio addirittura nella seconda metà del 1500, quando proprio lì aveva sede la "Congregazione Italiana" della città di Praga, anche se, a onor del vero, bisogna dire che inizialmente si chiamava "Congregazione della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo".

Ma che scopo aveva questa istituzione? E qual è la sua storia?

I primi anni di vita.

La congregazione fu fondata tra il 1573 e il 1575 (non è del tutto chiaro quale sia la data esatta) perché, proprio nella seconda metà del 1500, molti italiani emigrarono verso il nord Europa e molti di loro si fermarono proprio a Praga, formando una numerosa colonia composta soprattutto da architetti, artigiani, scalpellini, costruttori e mercanti di beni di lusso che si stabilirono in città insieme alle loro famiglie.

Praga era infatti la città dell'imperatore Rodolfo II, destinata a diventare la capitale del Sacro Romano Impero e le maestranze italiane, nonché i beni di lusso provenienti dall'Italia, erano molto apprezzati alla corte imperiale; non fu un caso quindi che la maggior parte degli immigrati giunti in città si stabilirono proprio nel quartiere di Malá Strana, a poche centinaia di metri dal castello, tanto che l'attuale piazza di Malá Strana era a quei tempi chiamata "Piazza Italiana" dai cittadini praghesi.

Già nel 1560 la colonia italiana era diventata così numerosa che i Gesuiti del Collegio Clementino (che erano stati invitati a Praga già quattro anni prima da Ferdinando I) iniziarono a tenere le funzioni religiose anche in lingua italiana nella chiesa di San Clemente e furono proprio i gesuiti a fondare qualche anno dopo la congregazione, con la finalità assistenziali e religiose.

A quei tempi la Boemia era a maggioranza protestante e in questo contesto la congregazione italiana rappresentava una minoranza cattolica sul territorio, questo le consentì di ottenere il favore dal Papa di allora, Gregorio XIII, e nel 1590 la congregazione raggiunse un tale livello di adesioni da aver bisogno di costruire un nuovo oratorio che occupa ancora oggi un posto di rilievo nella storia dell'architettura ceca ed europea, essendo il primo esempio di cappella italiana a pianta ovale del nord Europa.
Pur essendo dedicata alla Beata Vergine Maria la cappella è ancora oggi denominata "Cappella Italiana" e si trova nel quartiere della Città Vecchia.

Le numerosissime opere caritatevoli compiute dalla congregazione le fecero guadagnare un tale livello di prestigio che, ben presto, perfino i cittadini non italiani vollero entrare a farne parte. 

La nascita dell'ospedale e dell'orfanotrofio.

Fino ai primi anni del 1600 i poveri e i bisognosi venivano accolti nelle case private dei membri della congregazione, tuttavia presto le persone accolte divennero così tante che si dovette pensare ad una soluzione alternativa.

Fu così che, per un prezzo simbolico, la congregazione decise di acquistare la casa di un suo illustre membro, Domenico de Bossi, situata nel quartiere di Malá Strana, così da trasformarla nella sede per un ospedale al servizio dei cittadini più bisognosi, soprattutto bambini.
La casa del de Bossi però si rivelò presto troppo poco spaziosa e così, dopo aver ottenuto il permesso dell'imperatore Rodolfo II, la congregazione iniziò ad acquistare anche gli edifici vicini per riadattarli allo scopo e ampliare la loro capacità ricettiva.

L'imperatore Rodolfo II, che riconosceva in pieno i meriti della congregazione, emanò anche dei provvedimenti che la sollevavano integralmente dal pagamento delle tasse e delle imposte, oltre a concedere la possibilità di acquistare liberamente ulteriori immobili in futuro.

A partire dal 1922, all'interno della sede dell'ospedale, venne inaugurata una scuola per bambini italiani e l'edificio divenne così un vero e proprio orfanotrofio.
Le decorazioni artistiche che lo impreziosiscono, ad opera di un artista italiano rimasto anonimo, sono tra le prime opere dell'epoca barocca a Praga e conservano ancora oggi un grande valore.
Nonostante nel corso della guerra dei trent'anni l'edificio abbia subito vari danneggiamenti, l'ospedale e l'orfanotrofio continuarono la loro opera e vennero più volte ulteriormente ampliati: il complesso ospitava addirittura un birrificio, che rimase attivo per oltre un secolo.

Nel periodo della sua massima attività l'ospedale della Congregazione contava addirittura più di 1.100 persone ricoverate.

La chiusura dell'ospedale e gli ultimi anni della Congregazione.

L'ospedale, dopo quasi due secoli di attività, venne soppresso per volontà di Giuseppe II nel 1789, tuttavia la congregazione restò comunque attiva.

Nel 1804 gli italiani residenti a Praga, sotto il protettorato di Sua Altezza il Serenissimo Arciduca Luigi Salvatore di Toscana, rinnovarono la Congregazione e fondarono un nuovo orfanotrofio maschile, creato grazie alla generosità dei commercianti italiani residenti in città con lo scopo di educare i ragazzi orfani e bisognosi senza alcuna distinzione di nazionalità, ma solo nel 1830 poterono riacquistare e trasferirsi nuovamente nella sede storica situata nel quartiere di Malá Strana.
Normalmente potevano studiare all'orfanotrofio i ragazzi fino a 15 anni di età, ma, ai più meritevoli, veniva concessa l'opportunità di continuare gli studi anche successivamente.
Altri scopi della Congregazione erano quello di conservare la Cappella italiana nel quartiere della Città Vecchia e di mantenere attivo un fondo comune per soccorrere i membri della Congregazione in caso di bisogno.

Nel 1915, quando l'Italia entrò in guerra, il governo austriaco tolse agli italiani l'amministrazione dell'orfanotrofio, che fu però riottenuta al termine del conflitto su concessione del nuovo governo cecoslovacco appena insediato.
L'attività della congregazione proseguì quindi (anche se con molte difficoltà) fino al 1942, quando, nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, fu definitivamente soppressa e la proprietà di tutti gli immobili da essa mantenuti a Praga, compresa la Cappella italiana nel quartiere della Città Vecchia, passò allo Stato italiano.

L'Istituto Italiano di Cultura.

L'antica sede di Malá Strana, che per secoli era stata il punto di riferimento della comunità italiana a Praga fu quindi, dal 1942, destinata a ospitare la "Casa d'Italia" e l'Istituto di Cultura Italiana, ridenominato poi negli anni '90 "Istituto Italiano di Cultura".

L'Istituto Italiano di Cultura era già attivo a Praga fin dal 1922 e venne istituito ufficialmente l'anno successivo, grazie alla collaborazione di intellettuali italiani e cecoslovacchi e alla partecipazione economica sia del governo italiano che di quello cecoslovacco, con lo scopo di (cit. letterale) "diffondere e approfondire la conoscenza della cultura italiana in Cecoslovacchia e di organizzare reciproci rapporti intellettuali e artistici fra l’Italia e la Cecoslovacchia con tutti i mezzi adatti a tale fine".

Perfino il presidente dell'allora Cecoslovacchia, Masaryk, contribuì attivamente alla nascita dell'istituto con una propria donazione personale.

Da allora fino ad oggi l'Istituto Italiano di Cultura ha sempre continuato la propria funzione di testimonianza storica della presenza italiana in Repubblica Ceca, custodisce una vasta biblioteca di libri in lingua italiana, organizza vari eventi culturali e, fin dai primi anni della propria esistenza, collabora attivamente con l'Università Carlo IV di Praga.

Fonti e approfondimenti:

- https://it.wikipedia.org/wiki/Congregazione_Italiana_di_Praga
- http://www.iicpraga.esteri.it/IIC_Praga
- https://www.facebook.com/IICPraga
- http://www.cafeboheme.cz/?p=1060

2 commenti:

  1. Ciao! Spero che questo tag possa piacerti :) Io lo trovo molto carino L'ABC della felicità

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    1. Scusa se ti disturbo ancora >.< ti ho nominato in Vacanze da sogno, spero possa piacerti dato il tema del tuo blog ;)

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